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Salvo D’Acquisto e Montecalvo.

L’eroico carabiniere Salvo D’Acquisto, primo di cinque fratelli, nasce a Napoli il 17 ottobre 1920. Frequentò le scuole presso i Salesiani. Ebbe come professore di lingua francese e musica un montecalvese, don Pietro Cavalletti *. Salvo D’Acquisto, al compimento del diciottesimo anno d’età, il 15 agosto del 1939, si arruolò nell’Arma dei carabinieri. Frequentò il corso per effettivi  presso la Scuola Allievi di Roma. Durante le ore di libera uscita frequentava due luoghi: “Il Museo Storico dell’Arma” ed il Vaticano. Divenne carabiniere il 28 ottobre 1940.

La Torre di Palidoro. Dopo l’8 settembre 1943 un reparto di SS si installò in una caserma abbandonata sita nella Torre di Polidoro, nelle vicinanze di Torrimpietra.

La sera del 22 settembre alcuni soldati tedeschi, rovistando in una cassa, provocarono lo scoppio di una bomba a mano. Uno dei militari rimase ucciso e altri due feriti. L’episodio, del tutto fortuito, i tedeschi lo attribuirono ad un attentato dei partigiani.

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Il Trappeto

IL TRAPPETO

Veduta del Trappeto dopo il sismo del 1930

Foto archivio Palazzo Stiscia

Il complesso architettonico e urbanistico è da considerare un unicum,paragonabile ai più famosi Sassi di Matera solo per la disposizione a terrazze e alla conformazione,nel mentre son ben diverse le caratteristiche legate ai servizi comuni e alla convivenza delle genti,molto simile ad una società comunarda complessa,regolata da rigide regole di convivenza e di interdipendenza.

Trappeto è termine di derivazione greca e si rapporta alla lavorazione e trasformazione delle olive,termine ancor oggi usato correntemente dalla popolazione,insieme a Frantoio.

La presenza di numerosi frantoi oleari,del tipo a macina in pietra ,tirata da asini,delineò la toponomastica di una non vasta area,che col tempo ebbe ad aver una incidenza abitativa enorme e la nascita di un vero e proprio formicaio umano.

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Mons. Gaetano Maria Stiscia

Mons. Gaetano Maria Stiscia Vescovo di Nusco (1860-1870).

Figlio di Michele e Carmina Sorrentino era nato a Montecalvo nel 1808,pronipote del famoso Canonico Don Domenico Stiscia,ne aveva seguito la vocazione sacerdotale,divenendo in tal modo erede materiale e spirituale di quel suo illustre parente,
che aveva partecipato attivamente alle vicende storiche,politiche e religiose a cavallo tra il 700 e l’800.

Avviato alla carriera ecclesiatica,compì i suoi studi nel Seminario di Nola, a quell’epoca risalgono alcuni sonetti e composizioni che avranno una partitura musicale, in felice continuità col famoso prozio,noto organista,compositore e scienziato(astronomo).

Ordinato Sacerdote nel 1831 dall’Arcivescovo di Benevento Giovan Battista Bussi,fu nominato Protonotario Apostolico da Papa Gregorio XVI il 15 Luglio 1834.

Nel 1842 fu nominato Canonico della Collegiata di Santa Maria  Assunta di Montecalvo( a questo periodo risalgono alcuni componimenti poetici ed elegiaci ).

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Il Tortano

Il Tortono,il nonno del Panettone.

Ha la forma di una pagnotta di pane,anche se un po’ più schiacciata ed è il tipico dolce pasquale montecalvese.

Si, stiamo parlando di un dolce e non di quel ben più famoso tortono napoletano,campione di grassi ed esempio di rusticità.
Si prepara da secoli, il “tortono montecalvese”,con una procedura complessa che dura almeno 8 ore e che vede un proliferare di uova fresche,farina e frutta candita.
La procedura per molti aspetti segreta è molto simile al ben più famoso panettone.
Ci piace pensare che Francesco Sforza,signore di queste terre,nel riparare in terra milanese abbia portato con sé la tradizione e la ricetta per fare il re dei dolci.
La presenza dei canditi va ricondotta alla tradizione araba trasmessa alla penisola da Federico II ,a cui si deve forse l’importazione di un dolce dalla squisita fattura araba e sicuramente siciliana.

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Filiera Corta-Pasqua 2009

Comune di Montecalvo Irpino

(PROVINCIA DI AVELLINO)

Città del Pane

Paese Natale di San Pompilio Maria Pirrotti

Gemellato col Comune di Donceel(B)

Tel. 0825/818083- Fax0825/819281

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I Pirrotti e la Curia Beneventana

Tratto da “ Diocesana Synodus” S.Beneventanae ecclesiae Archivio Famiglia Stiscia

Che la nobilissima Famiglia Pirrotti avesse tali e straordinari trascorsi di fede lo testimonia la lunga sequela dei dignitari e prelati,anche da parte materna (Bozzuti) che hanno magnificato la famiglia e la Chiesa Romana,fino ad arrivare a quel Pompilio Pirrotti che ne è la massima esaltazione. La famiglia Pirrotti avrà continui contatti con la Chiesa Beneventana specie nel periodo del vescovato del Cardinale Orsini,che oltre alle frequenti sante visite in Montecalvo,non ne dimenticò la spiritualità devozionale,anche quando, divenuto Papa col nome di Benedetto XIII ,donò 2 completi (rosso e giallo oro)di pianete con Piviale,con le insegne pontificie, di preziosissima fattura  e con la dicitura Pro- Montecalvo,antesignando un altro grandissimo Papa quel Leone XIII che ben oltre andando dedicò Distici elegiaci a San Pompilio e alla  di lui patria, Montecalvo,verseggiando con toccante nostalgia.Si sa che a seguito del violento terremoto del 5 Giugno 1688 la Cattedrale di Benevento,insieme a tante altre Chiese della Diocesi,venne quasi completamente distrutta.

 

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