Il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria - Discorso Marchese Susanna
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato: Lunedì, 14 Aprile 2003 15:34
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Rovistando tra le carte in cerca di qualche notizia o documento sulla Chiesa Grecese,per farne partecipe il mio ottimo amico prof. Giovanni Orsogna,impegnato a divulgare e promuovere la nobilissima terra dei miei Avi ,mi sono imbattuto nel libretto Nicola Susanna DISCORSO Pronunziato nella solenne inaugurazione del Monumento ai caduti in guerra in Montecalvo Irpino Il 3 ottobre 1926 con un omaggio alla memoria del figlio Ottavio: Michele Guerrisi nato a Cittanova (RC) il 23/2/1893 e morto a Roma il 29/4/ 1963,a cui la città di Palmi ha dedicato un Museo dove Montecalvo è presente in modo significativo. Commovente il discorso di Nicola Susanna,dei Marchesi di Sant’Eligio,che ricorda il figlio Ottavio,morto nella Grande Guerra,ricordandone l’estro artistico(pittore),magnificando i rapporti con la terra di Montecalvo non solo per i sacri vincoli matrimoniali(Coniugato con la N.D. Anna De Cillis) ma per una affinità storica e libertaria con una terra ricca di ingegni e di patrioti,tralasciando garbatamente e finemente i rapporti parentali con l’allora Beato Pompilio Pirrotti.
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L’arco d’ingresso della rinascimentale Cappella Carafa della chiesa di Santa Maria Assunta è ritornato all’antico splendore grazie ad un intervento di restauro curato dalla soprintendenza ai B.P.S.A.D. di Avellino e Salerno. Il risultato del lavoro è stato presentato sabato scorso durante una manifestazione religiosa alla quale era presente l’arch. Francesco Prosperetti, soprintendente per Avellino e Salerno, che ha sottolineato, nel suo breve intervento, l’importanza del lavoro di restauro anche alla luce dell’opera d’arte che la cappella ospita. Infatti il soprintendente ha evidenziato la pregevolezza della statua della Madonna dell’Abbondanza che trova degna ubicazione nella splendida cappella rinascimentale ed ha parlato dell’efficienza che in questa occasione ha caratterizzato l’intervento dei beni culturali. “Non credo capiti spesso di assistere ad un evento che si è dipanato in breve tempo e che coinvolge le istituzioni – dice Prosperetti – Questo ritrovamento ha avuto da subito il segno di qualcosa di particolare”. Al dott. Giuseppe Muollo, direttore dei lavori di restauro, è toccato il compito di descrivere l’intervento negli aspetti tecnici.