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Inaugurazione e benedizione concerto di campane

Con un manifesto che riproduce la suggestiva immagine del celeberrimo quadro di Jean-Francois Millet dal titolo "l'Angelus" e conservato al Musée d'Orsy di Parigi, il rettore del Santuario di Mamma Bella dell'Abbondanza e San Pompilio, annunzia alla Comunità di Montecalvo e ai fedeli l'inaugurazione del monumentale concerto di campane.
Sabato, 9 giugno p.v. alle ore 19,30, alla vigilia della Solennità del Corpus Domini, sarà, difatti,  benedetto e inaugurato il solenne concerto campanario realizzato sulla facciata della chiesa di San Pompilio in Montecalvo Irpino. Il complesso campanario è costituito da sette campane realizzate dalla millenaria Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, e donate al Santuario con offerta spontanea di tantissimi montecalvesi. Con questa iniziativa si concludono idealmente sia le celebrazioni del Terzo Centenario della nascita di San Pompilio Maria Pirrotti (1710-2010), sia la celebrazione del decimo anniversario del ritrovamento della statua della Madonna dell'Abbondanza.

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La comunità romana di Tressanti

PRESENTAZIONE

Raccogliamo e pubblichiamo questi due scritti così come essi sono stati redatti e lanciati nel vasto iperspazio del Web tramite il sito “Irpino.it”.
Scritti che registrano quasi alla lettera, oltreché i primi appunti, anche i dialoghi e i discorsi tenuti prima di tutto tra noi due autori e poi tra noi con altri amici, durante i sopralluoghi nel territorio di Tressanti di Montecalvo, nell’agosto 2003.
Segnatamente con Alfonso Caccese, Franco D'Addona e Franco Cardinale.
La genesi del primo scritto (“Anzano”) è presto detta.
Nell’udire un giorno un certo nome, “Anzano”, uno di noi, modesto praticante di linguistica diacronica e di toponomastica, sentì nel suo orecchio uno squillo di campanello.
Il proseguimento potrete trovarlo nel primo capitolo della Parte Prima. Nacque così la formulazione dell’ipotesi principale della nostra ricerca.

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Alfonso Caccese iconografo

Alfonso Caccese, di origini Montecalvesi, suo padre infatti è nato a Montecalvo Irpino ed appartiene al ramo dei Caccese (Carrozzieri)
è nato a Foggia e dal 2004 vive e lavora a Roma.
Dopo aver frequentato il Pontificio Collegio Greco di Roma, si è laureato in psicologia presso l’Università La Sapienza di Roma.
Ora è dottorando in patristica greca presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma. Insegna religione cattolica al liceo.
Dal 1977 dipinge icone bizantine, specie di scuola greca.
Molte delle sue icone sono diffuse in chiese di Roma, Calabria (eparchia di Lungro), Sicilia (eparchia di Piana degli Albanesi), Puglia ed altro.
Dal 1998 insegna come maestro iconografo ai corsi presso l’Abbazia di S.Maria di Pulsano (FG) e, dal 1998, presso il monastero benedettino di Montefiolo a Casperia (RI).
E’ cofondatore dell’Associazione romana
“IN NOVITATE RADIX”.

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Il Successo del film di Pino Tordiglione Teresa Manganiello, Sui Passi dell’amore

Le immagini del meraviglioso film di Pino Tordiglione, Teresa Manganiello, Sui Passi dell’Amore, si riflettevano nei occhi umidi di commozione di oltre 1100 spettatori presenti alla prima nazionale tenutasi al cinema San Marco di Benevento con un grande cast di attori.
Tanta gente  ha sovraffollato il cinema beneventano, “non si vedeva così tanta gente dagli anni sessanta quando quel cinema ospitava grandi rassegne cinematografiche” così commenta qualche vecchio cinefilo di quel tempo.

Tordiglione è riuscito a far rivivere quelle emozioni, coniugando cinema e spettacolo insieme, un nuovo modo di comunicare e rievocare quel cinema buono e poetico. “E’ un film senza retorica, senza enfasi, una regia che esalta la bellezza e la bontà delle intenzioni. Si vede una mano sobria con costumi, ambientazioni e dialoghi precisi.

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Avviati i lavori della casa dell'acqua in via dei Mille, vicino alla Caserma dei Carabinieri

Arriva la “Casa dell'acqua”.
Non è un'attrazione da parco dei divertimenti ma un tentativo di ridurre la produzione di rifiuti in plastica.
Partendo dal presupposto che ormai quasi tutte le famiglie italiane, quindi anche quelle montecalvesi, utilizzano quotidianamente l'acqua minerale, l'amministrazione comunale ha pensato di realizzare un impianto che la produce sia liscia che gassata. 
Si tratta di un dispositivo che partendo dall'acqua delle condotte idriche riesce a filtrarla ed a gasarla in modo da adattarla al gusto dei consumatori.
L'impianto sarà dotato di un lettore di carte magnetiche con il quale sarà possibile prelevare l'acqua. In sostanza i cittadini si potranno recare al distributore con i recipienti e potranno prelevare i quantitativi desiderati di acqua.
Molto contenuti i costi.

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La tarantella Montecalvese ed i suoi equivoci

La tarantella napoletana nacque a Napoli ai primi del ‘700.
A quel tempo le coppie si conoscevano tramite le famiglie.
L'amore tra i giovani era platonico. Era molto difficile avere dei contatti, potevano solo guardarsi e sorridersi.
I genitori accorgendosi delle simpatie reciproche tra i loro figli organizzavano delle festicciole che finivano sempre a tarallucci e vino (queste erano le loro possibilità!). 
Sul finire delle festicciole c’era sempre la tarantella.
Anche perché in quell’epoca nelle famiglie non mancava mai un mandolino e un tamburello. 
In seguito un grande maestro napoletano Raffaele Donnarumma musicò la prima tarantella. E man mano venne figurata con vari quadri che mascheravano dietro il ballo momenti in cui era possibile di guardarsi negli occhi o in viso, sentire i primi contatti fisici dove dalla stretta della mano stessa, si poteva capire l'intensità dell'amore che stava per nascere, fino ad abbracciarsi in girotondo facendo capire che la loro felicità in seguito si poteva trasfomare in amore.

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