Pietro Paolo Parzanese.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato: Giovedì, 06 Maggio 2010 06:53
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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 "Come non ricordare  Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era  di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia  il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente. Il Liceo Parzanese,tra i primi  del Regno Italico per qualità e per didattica(insieme al Borromeo e al Parini) è diventato un anonimo e dozzinale liceo di provincia,immemore delle menti e delle genialità dei suoi professori  e dei suoi allievi,vanto della terra irpina. La città immemore,non ha saputo dedicargli nemmeno un Premio Letterario. Rari i suoi libri,introvabili le sue opere.
"Come non ricordare  Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era  di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia  il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente. Il Liceo Parzanese,tra i primi  del Regno Italico per qualità e per didattica(insieme al Borromeo e al Parini) è diventato un anonimo e dozzinale liceo di provincia,immemore delle menti e delle genialità dei suoi professori  e dei suoi allievi,vanto della terra irpina. La città immemore,non ha saputo dedicargli nemmeno un Premio Letterario. Rari i suoi libri,introvabili le sue opere.
 
																		 
  
  
  
 



 Un affabile e ospitale patriarca, depositario dei canti arcaici montecalvesi e una delle ultime “biblioteche” viventi della civiltà contadina
Un affabile e ospitale patriarca, depositario dei canti arcaici montecalvesi e una delle ultime “biblioteche” viventi della civiltà contadina

