Auschwitz nel racconto di Primo Levi
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato: Giovedì, 15 Aprile 2004 09:03
- Scritto da Angelo Siciliano
Ad Auschwitz, nome tedesco della città polacca Oświecim, in Galizia, ad ovest di Cracovia, le vittime furono quattro milioni.
Un numero spaventoso.
Sede di quattro campi di concentramento, costruiti nel 1940, dopo la fine della seconda guerra mondiale, il governo polacco vi ha allestito il Museo dei campi di sterminio.
Nell’introdurre il suo romanzo autobiografico Se questo è un uomo, in cui tratta della propria deportazione e di quella d’altri sventurati, Primo Levi così esordisce: “Per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944”.