Una stroria del 1943
- Dettagli
- Categoria: Storia
- Pubblicato: Martedì, 20 Maggio 2003 12:35
- Scritto da Mario Sorrentino
- Visite: 23
La macchia che si scorgeva ai piedi della pineta doveva essere la casetta antisismica della maestra Emini. Associai la casetta a quel nome e mi tornò tutto in mente. Tutto in ogni particolare anche minimo. Dovevo soltanto trovare un angolo tranquillo, sedermi a pensare e avrei potuto recuperare l’intera storia legata al ricordo della maestra. Avevo rivisto in un lampo la sua faccia, che era bella, più bella per noi di quella delle attrici che vedevamo sui cartelloni davanti al cinema. Era di Torino, la nostra maestra, ed era stata mandata al nostro paese per confino politico: una condizione che per noi suoi scolari non significava niente. Era una sorella maggiore, una zia buona, anche se diversi compagni se ne erano innamorati e le avevano promesso di sposarla, quando sarebbero stati grandi. Forse anch’io ne fui innamorato,