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Repressione Brigantaggio

PROVINCIA DEL PRINCIPATO ULTERIORE

Commissione Provinciale Per la repressione del Brigantaggio

La commissione,sulla mozione del Signor Prefetto di assegnarsi premii adeguati all’importante servigio che renderassi all’ordine sociale assicurando in qualsiasi modo i capibanda,conosciuti sotto i nomi di Gravina,Sacchetta,Sacchitiello*,Callarulo,Cianci, Palomba e Mandra.
Tenuto presente il suo programma del 14 aprile 1863 espresso nei seguenti termini-sarà accordato un premio non maggiore di Lire Mille a chiunque

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Poche righe per molti anni di storia

Poche righe per molti anni di storia

Per risalire alle certe origini di Montecalvo, bisogna far riferimento alla primitiva presenza dell’uomo nella Valle del Miscano, fiume di grande e storica importanza.
Terra d’importanza strategica per il collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, ha visto nel corso dei secoli, tutte le civiltà antiche guerreggiare per il suo possesso. Intorno al V°- VI° secolo a.C. in Italia comincia l’invasione di popolazioni indoeuropee, i Latino- Siculi sono i primi ad entrare in Italia.
Essi rappresentano il gruppo storicamente più importante poiché controllano l’ingresso del Tevere, fonte di traffici commerciali con le popolazioni dell’interno come gli Umbri, gli Equi, i Marsi, gli Etruschi ma soprattutto i Sanniti, popolo di tradizione agreste trasformati in potenza militare a difesa del proprio territorio che comprende l’odierno Sannio, l’Irpinia, il Molise e il basso Lazio.
Il colle di Montecalvo, è situato

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L'antichità di Montecalvo

L'antichità di Montecalvo
Da molti anni sto lavorando al recupero del patrimonio di ciò che fu la civiltà contadina in Irpinia.
La ricerca è incentrata sul mio paese natale, Montecalvo Irpino (AV), piccolo comune dell’Alta Irpinia nord-orientale, area geografica che è stata sempre a stretto contatto con le genti d’Abruzzo, del Molise, del Sannio e della Daunia.
Il suo territorio, già frequentato e abitato nel neolitico, è attraversato dal tratturo “La Via della Lana”, che consentiva ai pastori abruzzesi la transumanza delle greggi da Pescasseroli a Candela, in provincia di Foggia. Come molti paesi del Sud, Montecalvo è situato ad un crocevia, dove tanti dominatori sono passati con le loro culture, lasciando segni indelebili che si

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Sekoma

  Sékoma
 

Nello slargo che costeggia lo scalone d’ingresso della casa comunale, a sinistra salendo, è posto, poggiato sul lastricato, un grosso parallelepipedo in pietra viva, lungo metri 1,48, largo metri 0,67, alto metri 0,64, del volume di circa metri cubi 0,64 e del peso approssimativo di 13 quintali. Si tratta di un reperto molto antico e, stando al parere di una studiosa della materia, dovrebbe essere unico nell’Italia continentale con quella forma. Diversamente, “lastre” con la stessa funzione, si trovano negli scavi di Pompei e altrove. 

Qualche riferimento per inquadrare, scientificamente, questo importante reperto. A Selinunte, in Sicilia, addossata alla parete esterna degli uffici degli Scavi, dal lato che guarda verso i templi dell’Acropoli, c’è una di queste “misure legali incavate in lastre di pietra”. Questi reperti avevano una funzione metrologica. (Cfr. A. Salinas “Tavole di misura” NScavi, 1884) .

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Le origini del mome

Montecalvo Irpino - Le origini del nome

Ipotesi sull'origine del nome.

Stabilire l'origine del nome Montecalvo è compito arduo e complesso. Riferimenti certi non ve ne sono.
Molti hanno provato a dare interpretazioni, a volte anche fantasiose, le più veritiere possibili e le numerose fonti storiche consultate non aiutano a risolvere il problema.
Un'ipotesi semplicistica, ma priva di fondamento storico, vorrebbe il nome derivare dalla mancanza di vegetazione sul colle, un'altra dalla famiglia romana Caldia padrona della collina, ma un'affascinante

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