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Poche righe per molti anni di storia

Poche righe per molti anni di storia

Per risalire alle certe origini di Montecalvo, bisogna far riferimento alla primitiva presenza dell’uomo nella Valle del Miscano, fiume di grande e storica importanza.
Terra d’importanza strategica per il collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, ha visto nel corso dei secoli, tutte le civiltà antiche guerreggiare per il suo possesso. Intorno al V°- VI° secolo a.C. in Italia comincia l’invasione di popolazioni indoeuropee, i Latino- Siculi sono i primi ad entrare in Italia.
Essi rappresentano il gruppo storicamente più importante poiché controllano l’ingresso del Tevere, fonte di traffici commerciali con le popolazioni dell’interno come gli Umbri, gli Equi, i Marsi, gli Etruschi ma soprattutto i Sanniti, popolo di tradizione agreste trasformati in potenza militare a difesa del proprio territorio che comprende l’odierno Sannio, l’Irpinia, il Molise e il basso Lazio.
Il colle di Montecalvo, è situato

tra " Benevento" e " Foggia". All’epoca su questa direttrice, al centro esisteva Aequum Tuticum, nella zona di S.Eleuterio situata a 12 Km circa in linea d’aerea a Nord – Est. Romanizzato col passare del tempo il sito, collegava tramite la Via Traiana, l’est all’ovest, la Via Sannitico- Erculea il nord al sud, che si snodava lungo il tracciato dell’attuale Regio tratturo Pescasseroli – Candela. Da questo l’intenso interesse delle  popolazioni ad insediarsi intorno a questa valle cosi ricca d’interessi. La repentina scomparsa d’Aequum- Tuticum, causata da un disastroso terremoto, spinge il resto della popolazione ad occupare nuove aeree. D’età neolitica sono le grotte del trappeto scavate nella roccia tufacea. La scoperta di un " Sekomatà", misura di pietra dal peso di qualche tonnellata, d’età ellenistica unica in Italia Meridionale, sembra voler dimostrare la presenza di una popolazione primordiale, presente già da tempo sul territorio. L’esistenza di un altare, dedicato agli dei, alla sommità della collina, la vicinanza a corsi fluviali importanti, provano la possibile civilizzazione del luogo fin dai tempi della Magna Grecia. Le prime notizie, quasi certe, di Montecalvo si hanno intorno al VI° secolo d.C., con la costruzione sulla collina della rocca romana, eretta dai Romani, sugli antichi resti di un tempio antico, nella guerra contro i Sanniti, intorno alla quale in seguito s’insediano le popolazioni provenienti da Aequum-Tuticum e Tressanti, oramai distrutte, sviluppando il primo nucleo abitativo di Montecalvo. Non è da escludere che Montecalvo abbia vissuto un fiorente periodo con l’avvento dei Romani. Molti sono gli indizi.

Il ritrovamento dei resti d’antiche Ville romane in territorio Montecalvese, alcune citazioni letterarie attribuibili addirittura ai Maestri d’eloquenza Virgilio e Seneca, che ammaliati dall’amenità dei luoghi, ottime mete di ristoro, negli estenuanti viaggi da Roma verso Brindisi, preferivano qui sostare, la presenza di un ponte romano, appartenente alla Via Traiana, nodo importantissimo del commercio verso, l’est n’è una sicura fonte d’attendibilità. Le prime notizie storiche, certe, risalgono all’epoca medioevale. Con il declino dell’impero Romano d’occidente, Montecalvo assume una propria identità, e le cronache del tempo registrano già nel 1099 la partenza di una sessantina di propri militi alle crociate per la liberazione di Gerusalemme. La prima famiglia che ha avuto il possesso del feudo Montecalvese, della quale si ha notizia, è quella dei Portofranco. Nell’anno 1137 subisce il dominio di Ruggero II il normanno, duca di Puglia e Calabria, accampatosi nell’agro Montecalvese durante le guerre per la conquista dell’Italia meridionale. In quegli anni, oltre a subire le scorrerie dei Normanni e degli Angioini, è colpita da pestilenze e terremoti fino ad essere distrutta totalmente. Faticosamente rinato il feudo di Montecalvo è annesso alla contea d’Ariano nel 1300.Nel 1314, insieme alle terre di Casalbore e Buonalbergo, è feudo del signor Giovanni Mansella da Salerno, cui fu donato da Re Carlo D’Angiò.
La regina Giovanna D’Angiò lo dà nel 1415 a Francesco Sforza. Ribellatosi al Regno, è privato del feudo, da Alfonso II D’Aragona, che lo dona ad Innico Guevara, Gran Siniscalco del Re.Ad Innico segue il figlio Pietro, in seguito privato del possesso delle terre in Montecalvo e Corsano per aver partecipato al complotto contro il Re Ferrante I D’Aragona. Passate sotto il dominio della regia corte, dal 1486, sono amministrate dai governatori del Re. Nel 1494, diventa proprietà della famiglia Pignatelli che l’ha acquistano da Alfonso Re II D’Aragona. I fratelli Pignatelli, Caterina ed Ettore, lo rivendono anni dopo ad Alberico Carafa. In questi stessi anni, il feudo di Montecalvo è oggetto di dominazione da parte dei Francesi e feudatario diventa il maresciallo di Francia Pietro de Rohan. Finita la vicenda francese, ritorna ad Alberico Carafa che ne fa dono al figlio Sigismondo in occasione delle nozze con Francesca Orsini, nel maggio del 1507. Sotto Sigismondo Carafa, si riscatta da Ariano e diventa contea. Primo Conte di Montecalvo, Sigismondo Carafa, dà nuovo lustro al paese edificando palazzi e chiese di grande interesse architettonico a testimonianza di un grosso fermento culturale e vitalità del paese. Dopo varie vicissitudini, nel 1669 il ducato passa di nuovo alla famiglia Pignatelli. La dinastia dei duchi si apre con Carlo Pignatelli nel 1669. Questi cede il feudo al fratello Pompeo nel 1673 come dono di nozze. Giovan Battista diventa duca nel 1707, sposato con Emanuela Caracciolo, ha come successore Pompeo II, diventato duca nel 1715, ad appena cinque anni. Senza eredi, alla sua morte, Pompeo, lascia il feudo al fratello Carlo nel 1754. Questi muore nel 1791 lasciando il titolo al figlio Giovanni, duca nel 1794. A Giovanni, morto celibe, nel 1827 succede il fratello Giuseppe e poiché nel 1806 era sopravvenuta l’abolizione della feudalità da parte dei dominatori francesi, n’eredita solo il titolo. Sposatosi con Doristella Caracciolo ha molti figli tra i quali Carlo che diventa suo successore e ultimo duca a dimorare a Montecalvo.D’origine risalente al XII secolo, il Castello, con alcuni resti della cerchia muraria, rappresenta il primo perimetro urbano di Montecalvo. Sorto sui resti di un antico tempio dedicato ad un idolo sconosciuto, nelle guerre tra Romani e Sanniti serviva da difesa per la popolazione che a causa delle continue distruzioni e scorrerie dei nemici qui si arroccavano e con il trascorrere del tempo edificarono intorno ad essa tante case formando cosi il primo nucleo abitativo di Montecalvo. La rocca trasformatosi in castello, nel corso dei secoli è stata residenza dei feudatari e dei vari Signori del luogo. Nel 1137 ospitò il Re Ruggero il Normanno. A seguito dei continui terremoti ha avuto molte trasformazioni, e da una probabile struttura iniziale con quattro torrioni laterali si sono aggiunti, in seguito, degli imponenti bastioni sul lato nord- est. Nella cerchia muraria molte erano le porte di accesso. Al castello si accede per Via S.Maria, attraverso un arco che immette nel vecchio cortile. L’arco presenta decorazioni ornamentali di pregevole fattura e stile. Gli attuali ruderi si estendono sull’area originariamente occupata dall’intero castello. Dell’imponente struttura restano ben conservati gli ambienti del piano terra che si affacciano su Via Dietro corte.

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