Repressione Brigantaggio
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- Categoria: Storia
- Pubblicato: Lunedì, 02 Febbraio 2004 22:42
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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PROVINCIA DEL PRINCIPATO ULTERIORE
Commissione Provinciale Per la repressione del Brigantaggio
La commissione,sulla mozione del Signor Prefetto di assegnarsi premii adeguati all’importante servigio che renderassi all’ordine sociale assicurando in qualsiasi modo i capibanda,conosciuti sotto i nomi di Gravina,Sacchetta,Sacchitiello*,Callarulo,Cianci, Palomba e Mandra.
Tenuto presente il suo programma del 14 aprile 1863 espresso nei seguenti termini-sarà accordato un premio non maggiore di Lire Mille a chiunque
1.uccida un brigante in conflitto
- catturi un brigante in atto di resistenza ed a mano armata
- catturi un brigante disarmato e che non faccia resistenza
4.presenti o faccia presentare un brigante al potere giudiziario
- dia indicazioni vere ed esatte per sorprendere una comitiva di briganti o anche uno o più di essi isolati-
Il premio sarà proporzionato secondo le categorie segnate di sopra,concedendosi il massimo al numero 1 ed il minimo all’ultimo numero.
Chiunque poi uccida o catturi un Capo Brigante avrà un premio maggiore,in ragione della importanza del servizio reso alla società.
Tenuto presente l’altro programma degli 11 maggio 1863 pubblicato dalla Commissione Centrale in Napoli,con cui si prometteva un’annua pensione di lire 300 ad ogni individuo che avesse assicurato uno dei più famigerati Capibanda.
Considerato che questi mezzi sono riusciti inefficaci per purgare questa Provincia dei suddetti Sette malfattori,i quali da più anni spargono la desolazione per queste contrade ,con atrocità le più inaudite.
Considerato che altre provincie limitrofe sono riuscite a liberarsi di Capibanda non meno feroci,quali furono i Ninco-Nanco ed i Caruso,colle promesse di premi competenti
Delibera
Che restando fermo quanto col trascritto primo programma si prometteva in ordine ai briganti in generale;in quanto ai seguenti Capibanda,oltre la pensione annua di Lire 300 promessa dalla Commissione Centrale,si assegnino i seguenti premii.
Ad ogni individuo che dalla data del presente manifesto assicurerà in qualunque modo
1.Gravina Lire 4000 5.Cianci Lire 2000
2.Sacchetta 4000 6.Palomba 1500
3.Sacchitiello 3000 7. Mandra 1500
- Collarulo 3000
Avellino 21 Marzo 1864
Visto il Prefetto Il Presidente
Comm.N. De Luca Cav. Domenico Capuano
Il Segretario
Cav. Pompilio Barra
* Caporal Agostino
Il documento ufficiale,divenuto pubblico con Manifesto e affisso in ambito provinciale,è interessante per alcuni motivi:
-Si conoscono i nomi di alcuni capi briganti operanti in Provincia;
-Si evidenzia lo scarso successo delle iniziative fino ad allora intraprese per eliminare il fenomeno;
-vengono previste consistenti somme di denaro, oltre la pensione,per chi assicurerà i Capi briganti ;
-Il riferimento non casuale a Capibanda,non meno feroci(non meno organizzati) come Ninco Nanco e Caruso,passati alla storia per le imprese militari e per il seguito di armati.
La Commissione provinciale vede la presenza di un Montecalvese,con le funzioni di Segretario e a nome - Cav. Pompilio Barra.
Sul Brigantaggio andrebbe riscritta buona parte della storiografia ufficiale.
Passarono per delinquenti e malfattori,molti patrioti,colpevoli solo di essere ancora legati al giuramento di fedeltà al Regno delle Due Sicilie e al loro augustissimo sovrano,compiendo una legittima attività di resistenza armata a quella che fu una mera usurpazione.
Alla luce dei nomi di Briganti fin qui riportati,mi è sembrato doveroso citare alcuni avvenimenti legati alle loro imprese delittuose,compiute in Montecalvo o a danno di Montecalvesi.
I fatti storici di seguito narrati sono stati estratti dal magnifico Sito Web www.brigantaggio.net
A cura di Fioravante Bosco e di cui se ne consiglia la visione