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Principato Ulteriore - Cirielli

PRINCIPATO ULTERIORE :
Montecalvo è capoluogo di Circondario di 3°. Classe, ed è il più prossimo ad Ariano capo distretto e sede vescovile, da dove dista solo quattro miglia.
E distante da Napoli, per la via di Benevento,40 miglia; da Benevento 12, da Avellino capo luogo della provincia miglia 22.
La popolazione ascende a 5180 individui.
Il punto più vicino della strada consolare, è quel tratto che rasenta Ariano.
Aspetto di Montecalvo
L’abitato di questo Comune abbraccia la parte nord-ovest di un eminente colle, ne sormonta il dosso e declina nella parte sud-ovest.
Sicchè una parte dei paese è 
visibile a que’ Comuni che gli stanno di contro da settentrione; e l’altra parte a quei che verso il sud sono situati.
La casa ex feudale posta a cavaliere sull’alto del colle, guarda dalle opposte affacciate ambe le ale del paese, rammentando ancora con le sue negre sdrucite mura il dominio esercitato su

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Verbale del Decurionato 1833.htm

COMUNE DI MONTECALVO IRPINO

Città del Pane

(PROVINCIA DI AVELLINO)

Paese natale di San Pompilio Maria Pirrotti

Gemellato col Comune di DONCEEL (B) 

U.R.P. UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Tel0825/818019-fax0825/819281

Sito Ufficiale: www.comune.montecalvoirpino.av.it

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Ai caduti per la patria 

Montecalvo Irpino

Ai caduti per la patria 

di Alfonso Caccese

Importante e glorioso è stato il contributo dei Montecalvesi,nella loro partecipazione alla I° guerra mondiale,negli anni tra il 1915 e il 1918 ,per la maggiore grandezza dell'Italia. Tra i tanti, partiti per il fronte, molti non sono mai più tornati.

 

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Tenente Lo Casale

Guerra d'Africa - L'eroicità del Ten. Vincenzo Lo Casale  

COMBATTIMENTI DI SEROBETÌ E DI AGORDAT
PRESA DI CASSALA

Il 21 Novembre 1888, con il grado di Tenente del 1° reggimento Cacciatori del corpo speciale d'Africa, partiva per la campagna d'Africa il nostro concittadino Vincenzo Lo Casale. Nato a Montecalvo Irpino il 12 ottobre 1856 da Luigi e da Sanità Diomira, aveva preso in moglie, l'8 marzo 1897, la Signora Clelia Zanetti.
In Africa, prese parte alle campagne del 1888 -89 - 90, distinguendosi per eroicità e valorosità. Il 4 febbraio 1894, veniva decorato con la medaglia di bronzo al valor militare per il combattimento di Agordat, dove si distinse per impeto e coraggio,quando verso la metà del dicembre del 1893 circa diecimila Dervisci mossero da Cassala verso Agordat e giunsero in vista di quel forte il 21 di quel mese, fermandosi tra i villaggi di Algheden e Sabderat. A fronteggiarli corse il colonnello ARIMONDI, governatore interinale della colonia in assenza del generale BARATIERI allora in Italia; aveva a sua disposizione il battaglione Fadda, il battaglione Galliano, lo squadrone Asmara (cap. FLAMORIN), lo squadrone Cheren (cap. CARCHIDIO), la batteria Ciccodicola, la batteria Bianchini e la banda del Barca del tenente MIANI;

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Re aragonesi - Montecalvo nel quindicesimo secolo

Giovanna II d'Angiò-Durazzo, nota anche come Giovanna II di Napoli (Zara, 25 giugno 1371[1] – Napoli, 2 febbraio 1435), figlia del re Carlo III d'Angiò-Durazzo e della regina Margherita di Durazzo, succedette sul trono di Napoli al fratello Ladislao I, deceduto privo di eredi legittimi. Fu regina di Napoli, dalla morte del fratello, nel 1414, alla sua nel 1435.

Utilizzava formalmente anche i titoli di regina titolare d'Ungheria, di Gerusalemme, di Dalmazia, di Croazia, di Rama[2], di Serbia, di Galizia, di Lodomeria, di Cumania, di Bulgaria, nonché contessa di Provenza, di Forcalquier e di Piemonte.

Alla sua morte, priva di prole, si estinse la casata degli Angiò-Durazzo e definitivamente la dinastia degli Angioini. A succedere Giovanna II sul trono sarà Renato di Valois-Angiò con il nome di Renato I, fratello dell'erede designato dalla regina, Luigi III, che però morì prima di lei. Luigi III e suo fratello Renato erano membri della famiglia dei Valois-Angiò, che dal 1380 rivendicavano il trono di Napoli e si fregiavano, ma solo formalmente, del titolo di re di Napoli, in virtù del diritto ereditario che la regina Giovanna I d'Angiò aveva concesso a Luigi I di Valois-Angiò, prima di essere spodestata da Carlo III, padre di Giovanna II.

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