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Conti e Duchi

 Periodo spagnuolo: Conti e Duchi che si succedono a Montecalvo sino a noi.

E siamo al periodo post-aragonese. I tempi erano completamente mutati e le cose politiche del regno erano in ribasso. Questo nuovo periodo, nei primi albori del secolo sedicesimo, si apre con la serie dei vicerè per il nostro regno, ora divenuto una provincia spagnuola. Fino a quel tempo Napoli era stata sede regia: non fu più così sotto il nefasto, malefico, sciagurato dominio spagnuolo - asburghese. Ferdinando il Cattolico, dopo una breve permanenza nel regno fece ritorno nella Spagna, ove la sua presenza e 1’opera sua erano necessarie, affidando per primo, il governo del reame ad un vicerè.  Carlo V degli Asburgo, prendeva l’eredità delle Spagne, e malgrado le mire di Francesco I° di Francia , dopo la morte di Massimiliano, venne eletto imperatore dai principi della Germania superando ancora con la forza e con l’intrigo tutte le opposizioni che si frapponevano per il possesso di tutti gli stati. Quanto al nostro regno, esso mutò del tutto la sua posizione per il mutare degli eventi cennati - ed abbiamo nella storia le triste fasi dei vicerè originari della Spagna , di cui sono ben noti i loro sistemi. Così le nostre provincie meridionali passarono attraverso alternative di soprusi, di feroci dispotismi, di prepotenze, di rappresaglie e di durezze di ogni sorta per un periodo di oltre due secoli.

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"Storia civile" Manifestazione del 7 aprile 1946

Montecalvo Irpino "Storia civile"
Manifestazione del 7 aprile 1946

La prima cellula del partito comunista italiano nasce nel gennaio del 1944 per opera  dei confinati politici Antonio Smorto e  Concetto Lo Presti.
I promotori locali della cellula di via roma a Montecalvo,sono  Pietro Cristino, Pompilio Santosuosso, Antonio Ciasullo, Fedele Schiavone, Antonio Tedesco, Giovanni Cardillo ed altri.  Nell'immediato dopoguerra (1946-48) creano il  fronte popolare  (la spiga),insieme ai socialisti e nelle prime elezioni democratiche conquistano l'amministrazione del comune,eleggendo sindaco il Dott.Pietro Cristino.

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I re svevi di P. Bernardino Santosuosso

Montecalvo dopo la morte di re Guglielmo II. - I re svevi.

Con la morte di Guglielmo II i regni di Sicilia passarono in successione - a Costanza normanna, che fu moglie dell’imperatore Errico VI. di Svevia.Vennero altri tempi - altri nomi — altre vicende. Le guerre di quei tempi per ricuperare i regni dotali, l’assedio di Napoli — la sua seconda venuta in Italia per il riacquiSto dei regni medesimi - sono fatti che possiamo leggere nella storia generale. - Seguirono i tempi di Federico Il di Svevia, ma per la nostra terra- che rimaneva ancora nella terra beneventana, per mutar di tempi e di baroni, nulla o quasi, si era cambiato.Nel regno, i Feudi incominciarono ad essere ereditarii a tempo di Federico II nel 1210 — dal quale fu pubblicata la Costituzione: Ut de successionibus - in cui si dichiara essere ereditarii con l’investitura semplicemente. - A tempo di Carlo II di Angiò, nel 1300 cominciarono ad essere ereditarii sotto altra investi tura, cioè per gli eredi discendenti dal legittimo corpo:Le aride cronache del nostro paese poco riportano di rilevante. Siamo sicuri che si viveva la vita di un paese feudale. Relativamente, era un centro notevole a causa dei rapporti che aveva con la vicina Ariano e dei contatti con Apice

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Paese Mio

Panorama

Adagiato su Tre Colli ,Montecalvo Irpino si affaccia ,quasi a dominare, la splendida e storica Valle del Fiume Miscano,uno dei più suggestivi angoli della verde Irpinia.

Tra i più importanti ed estesi centri della Provincia,ricco di storia e di tradizioni è per la sua posizione strategica un luogo dove la presenza umana si perde nella notte dei tempi. La presenza Osca  Sannitica e Romana,testimoniata dalle numerose  vestigia archeologiche(necropoli di San Vito,insediamenti alla C/da Malvizza-Tempio Dea Mefite,ruderi del Ponte Romano “dei diavoli”)fanno di questo paese un centro di interesse per i tanti studiosi.

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Bolle della Malvizza

Le bolle della Malvizza   di Mario Sorrentino                       

Le bolle sono un fenomeno vulcanico, assimilabile vagamente ad una solfatara, con fuoruscita di gas e fango. Le emissioni mefitiche aumentano d’intensità e spettacolarità dopo le piogge. Il luogo è una “Mofeta” e nei pressi doveva trovarsi un santuario pagano dedicato alla dea Mefite, divinità degli inferi. La Malvizza è una contrada di Montecalvo Irpino, situata ai margini nord-orientali dell’Appennino campano. Frequentata dai cacciatori del paleolitico, abitata dal neolitico, è attraversata dal tratturo, detto la “Via Della Lana”, che da Pescasseroli (AQ) consentiva, sino alla metà del 1900, ai pastori abruzzesi la transumanza con le greggi fino a Candela (FG). L’area fu conquistata prima dai sanniti e poi dai romani. Questi vi fecero passare la Via Appia-Traiana che da Roma

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