Vittime dell’indifferenza
Francesco Cusano,classe 1925,vicequestore aggiunto di Biella,nativo di Ariano Irpino,ucciso dalle Brigate Rosse il 2 Settembre 1976.
Sono passati 30 anni da quella tragedia,dove ha perso la vita un servitore dello stato,colpevole di aver fatto solo il suo dovere di cittadino, garante dell’ordine pubblico e delle Istituzioni.
Non ho letto, né visto, testimonianze o ricordi,la bella Irpinia,dimentica facilmente,rassegnata a essere vassalla di avvenimenti speculativi e promozionali,finalizzati a visibilizzare le nullità, presa dal sacro fuoco di incensiare i potenti (personaggi di scarso valore umano e politico),annullando il ricordo dei grandi del passato e il valore dei morti per la libertà umana e di pensiero.
Fede, Speranza e …
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- Pubblicato: Domenica, 03 Dicembre 2006 08:57
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Fede, Speranza e …….di Antonio Stiscia
Parlare di San Pompilio è sempre un rischio,con i Santi si scherza poco ed è giusto mantenere un rapporto di mera devozione. Degli oggetti sacri però,credo si possa parlare ancora,senza il timore di offenderne la”sacralità”,specie quando se ne discute sotto l’aspetto artistico e storico.
Prendo spunto da Disputationes Pompilianae n°0 ,per fare una disputationcella sull’art. a firma del dott.Muollo avente per titolo”L’altare di Casa Pirrotti e il dipinto della Madonna con Bambino e Santi”.
L’articolo rigorosamente scientifico,inizia un percorso di chiarimento e di verità,su tante fantasie e su tante congetture riguardo ad opere d’arte,spesso investite di significati e di ricorrenzialità che non hanno alcuna base scientifica e che rischiano di profanare la sacralità delle opere medesime.
Ma andiamo per ordine :
Bene ha fatto il dott.Muollo ad evidenziare che non vi è connotazione tra la Madonna dell’Abbondanza di cui parla il Padre Osvaldo Tosti e l’antico quadro di Nostra Signora dell’Abbondanza,trovato dal santo in soffitta ( Quadro di piccole dimensioni,forse ancora conservato da qualche parte a Montecalvo…)e il quadro di cui si parla nel saggio scientifico.
Urbino e Montecalvo
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- Pubblicato: Giovedì, 23 Novembre 2006 09:50
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
URBINO e MONTECALVO
Castello Pignatelli di Montecalvo
Un gemellaggio di arte e fede
Nel corso degli scavi per il restauro architettonico del Castello Comitale e di poi Ducale di Montecalvo Irpino,è venuta alla luce una bellissima trabeazione di un portale cinquecentesco,con la seguente scritta:
HOMO HOMINI DEUS.I caratteri della scrittura sono riconducibili allo stesso periodo e/o mano della scritta sul portale e sulle trabeazioni interne della Ottagonale Cappella Carafa sec. XVI sita all’interno della Collegiata di Santa Maria Assunta sec. XV eretta all’interno della gran corte superiore del castello dei Conti Carafa di Montecalvo e poi dei Duchi Pignatelli di Montecalvo,ultimi feudatari.