Felice Polles - Beato

In terra di Corsano - Felice Polles - Corsano centro del carbonarismo.

Un’altro fatto che è d’ importanza storica per la nostra terra, è l’ aggregazione di Corsano a Monte- calvo.
Questa zona appartiene alla giurisdizione topografica di Montecalvo, e perciò risaliamo alla più antica notizia che, storicamente, si ha.
Al tempo di Guglielmo II° il Buono, Benedetto de Forgia ,sicut significavit Alfanus Camerarius, teneva Corsano e Tropaldo , nel territorio di Bonito presso il fiume omonimo  e serviva il re con due militi, per l’uno e l’altro feudo.
« Teneva ancora Melito con un sol milite.
Per la spedizione di Terra Santa (1099) ne offrì sette con sette servienti.
( Vedi Catalogo dei Baroni normanni R Archivio).

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Breve storia dell'arte orafa Montecalvese

Con l'unità d'Italia furono realizzate le prime sistematiche statistiche economiche,con mirati censimenti volti alla conoscenza del territorio dello Stato .
Anche i Borbone,in verità, vi avevano pensato,appena qualche decennio prima del tracollo,ma con un intento completamente diverso:magnificare le bellezze e le ricchezze del paese,senza alcuno scientifico riferimento all'aspetto economico,che veniva demandato alla autonoma capacità gestionale del territorio.
Da questi dati,estremamente interessanti si evincono le peculiarità dei vari comuni, come per Montecalvo,che ben appalesava la sua certa vocazione agricola,ma anche una non secondaria attività artigianale (100 scarpari,fabbri,armaioli,ricamatrici....... ).
Tra i tanti traspare la presenza di un Orafo,che non è considerato come una professione vera e propria,forse perché riconducibile a particolari gruppi etnico-religiosi,o per quella naturale ritrosia Del meridionale a manifestare le proprie "debolezze",ingigantendo le proprie miserie.

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Il gusto di Montecalvo in scena

Il gusto di Montecalvo in scena

L'Enohobby di Napoli ospite di un importante appuntamento enogastronomico

di Raffaele Beato

Una folta delegazione dell'Enohobby, club di Napoli, ha accettato l'invito dell'Amministazione comunale di Montecalvo Irpino che ha organizzato "La giornata del Gusto Montecalvese": prodotti tipici del territorio e vini di antiche vigne. Una rarità.
La delegazione, composta dai più apprezzati opinion leaders regionali, è stata capitanata da Lia Ferretti, notissima imprenditrice e autore di numerose pubblicazioni enogastronomiche.
La tappa montecalvese si scrive nel quadro delle iniziative di promo-valorizzazione del territorio appenninico realizzate dall'Osservatorio dell'Appennino Meridionale e ha trovato nell'assessore comunale Nicola Serafino un attento anfitrione.

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L'Olio protagonista a Montecalvo

GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA FILIERA  CORTA DELL'OLIO CHE SI E SVOLTA  DOMENICA
 
L'Olio protagonista a Montecalvo

Successo per la prima iniziativa della filiera corta dell'olio. Si tratta di un protetto dell'assessorato allo sviluppo di Montecalvo che punta all'organizzazione di percorsi turistici  legati alla filiera dell'olio  d'oliva.Un gruppo di turisti napoletani domenica mattina  ha effettuato una visita guidata nel frantoio Manganello in contrada  Mauriello dove era possibile acquistare direttamente il prodotto.
La tappa successiva è stato il centro storico di Montecalvo ed il museo pompiliano.
Per il pranzo sono stati ospitati all'agriturismo le "Bolle" in contrada Malvizza

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Ricordo di una presenza

Firenze ha avuto l’onore di ospitare, il giorno 30 marzo 2008, il rito solenne della beatificazione della Venerabile Celestina Donati, fondatrice della congregazione delle Figlie Povere di San Giuseppe Calasanzio , ai più note come suore Calasanziane La notizia dell’evento mi ha inevitabilmente fatto tornare alla mente le suore Calasanziane che erano a Montecalvo, la cui principale missione era prendersi cura dell’asilo infantile “Rosa Cristini”. E che, invece, tanto si spesero in ogni ambito religioso e sociale da lasciare indelebile il segno del loro passaggio. Suor Flora (la superiora, Suor Dorina, Suor Eulalia, Suor Nicoletta, Suor Rosita, La Madre Maestra (mi accorgo ora di averne sempre ignorato il nome) sono tutti nomi impressi nella memoria mia e di tantissimi montecalvesi della mia generazione. E con loro il ricordo del busto di San Pompilio all’ingresso dell’asilo; dell’attaccapanni con i disegni per riconoscere il proprio posto; del

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