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Montecalvo Democratica

Qualche tempo fa, ho avuto la fortuna di poter visionare, in copia fotostatica, un manoscritto di Padre Samuele Isabella di Montecalvo sec. XVIII (di cui ho parlato in  altre occasioni e di cui ne ho preannunciato un piccolo saggio biografico) che per dovizia e abbondanza di particolari e di fonti, rimane pietra miliare per qualunque studio storico su Montecalvo, rappresentando quasi una summa storiologica e storiografica per ogni appassionato e ricercatore.
Il manoscritto, prestatomi dall’amico e strenuo ricercatore Mario Aucelli (conosciuto più per la sua attività giornalistica) è una vera miniera di informazioni e sarebbe auspicabile una sua integrale pubblicazione, comprensiva delle note e dei ripensamenti,proprio per far comprendere al futuro lettore (speriamo) come la ricerca sia sempre stata difficile e come nel passato le fonti fossero ancor più scarse. 

Ritratto a stampa di Padre Samuele Isabella O.F.M. (Archivio Palazzo Stiscia)

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Verbale Decurionato dell'Abbondanza

COMUNE DI MONTECALVO IRPINO

Città del Pane

(PROVINCIA DI AVELLINO)

Paese natale di San Pompilio Maria Pirrotti

Gemellato col Comune di DONCEEL (B) 

U.R.P. UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Tel0825/818019-fax0825/819281

Sito Ufficiale: www.comune.montecalvoirpino.av.it

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La Madonnina di Largo Croce

La Madonnina di Largo Croce 

Era la Madonnina di Largo Croce,posizionata a spartistrada tra la Via Rettifilo(Via Roma) e la Strada per  Corsano,un ricordo incancellabile per tutti quelli, che come me, sono nati negli anni cinquanta. Edificata a seguito della visita dei Padri Missionari Redentoristi,avvenuta nel 1954,la Statuina è stata un punto di riferimento per tutti i Montecalvesi,credenti e non,perché legata alla nostra fanciullezza e perché simbolo della nostra tradizione religiosa,fatta di vera fede e semplici cose.
Era consuetudine fotografare i bambini ai suoi piedi,per una sorte di sana devozione e per cercare la protezione della Santissima Madre e spesso, chi partiva per terre lontane,soleva portarsene il ricordo,convinto che quella Madonnina del Viandante, potesse proteggerne il cammino nella vita. Abbattuta per la realizzazione di alcune opere di ricostruzione,ben dopo il terremoto del 1962,con l’impegno di ricostruirla nelle fattezze originarie e con il riposizionamento della statuetta,custodita non si sa dove,si aspetta da anni che qualcuno provveda a rifare un monumento che appartiene alla nostra storia,ai nostri ricordi e al pianto capriccioso di tanti bambini che si rivolgevano alla Madonnina per vedersi esauditi i tanti piccoli desideri.
Sarebbe troppo facile costruire una nuova polemica,ve ne sono già tante e per cose fatue e a volte

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Santa Caterina d’Alessandria

La fiera di Montecalvo in onore di S.Caterina.
Dovrebbe trattarsi di Santa Caterina d’Alessandria, la cui festa cade il 25 novembre, e non della Santa di Siena, che viene festeggiata il 29 aprile.
Inoltre, ricordo che nella chiesa di S. Bartolomeo ( a Montecalvo) c’era, quand’ero piccolo, una statua lignea della Santa che si appoggiava a una ruota dentata, proprio lo strumento di tortura di Santa Caterina d’Alessandria.
Del resto, era proprio per questa ruota – anche se con uno stravolgimento tragico e un po’ farsesco – che i mercanti si aggiungevano alla lunga teoria di categorie sociali e di mestiere devote alla Santa.
Speravano, i mercanti, che la Santa proteggesse le ruote dei loro carri, mentre si spostavano da una fiera all’altra, dimenticandosi che quella ruota dentata di ferro serviva a tutt’altro scopo. Forse dobbiamo scusarli perché nel Medioevo, quando maggiormente fiorì la devozione a Santa Caterina, era difficile arrivare con le ruote e le ossa intatte, viaggiando lungo le vie scassate che c’erano allora.

 S. Caterina è una delle figure più colpite dalla maldestra ripintura di epoca napoleonica. E' appunto dalla foggia del suo abito che si ritiene di poter datare il rifacimento. Quadro di Michelangelo Merisi detto il "Caravaggio"

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Il Decurionato

Il Decurionato

Il 15 febbraio 1806 Giuseppe Bonaparte, entrò a Napoli e assunse il governo del Regno.
I patrioti del 1799 pur rimanendo assertori dello Stato repubblicano, non contrastarono il governo napoleonico che, pure a parole, s'ispirava ai principi della Rivoluzione francese.
Il Governo francese innovò profondamente l'assetto dello Stato, mettendo mani ad importanti riforme quali l'introduzione del Codice napoleonico, la riforma dell'Amministrazione comunale, l'abolizione del feudalesimo.Con una serie di leggi e decreti venne effettuata una nuova ripartizione amministrativa del Regno.Furono, infatti, soppresse le Regie Udienze, e furono istituite le Provincie, i Distretti, e i Circondari. L'Amministrazione comunale fu modificata con la

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