Video

 

 

 

Salvo D’Acquisto e Montecalvo

L’eroico carabiniere Salvo D’Acquisto, primo di cinque fratelli, nasce a Napoli il 17 ottobre 1920. Frequentò le scuole presso i Salesiani. Ebbe come professore di lingua francese e musica un montecalvese, don Pietro Cavalletti *.

Salvo D’Acquisto, al compimento del diciottesimo anno d’età, il 15 agosto del 1939, si arruolò nell’Arma dei carabinieri. Frequentò il corso per effettivi  presso la Scuola Allievi di Roma.

Durante le ore di libera uscita frequentava due luoghi: “Il Museo Storico dell’Arma” ed il Vaticano.

Divenne carabiniere il 28 ottobre 1940. La Torre di Palidoro.

Dopo l’8 settembre 1943 un reparto di SS si installò in una caserma abbandonata sita nella Torre di Polidoro, nelle vicinanze di Torrimpietra. La sera del 22 settembre alcuni soldati tedeschi, rovistando in una cassa, provocarono lo scoppio di una bomba a mano. Uno dei militari rimase ucciso e altri due feriti. L’episodio, del tutto fortuito, i tedeschi lo attribuirono ad

Pin It

Leggi tutto: Salvo D’Acquisto e Montecalvo

La “Battaglia di Montecalvo” del 1496

Ecco come Francesco GUICCIARDINI, nella sua “STORIA d’ITALIA” (Vol. I, pag.282) (2), descrive lo scontro avvenuto, nel luglio 1496, ai piedi del monte e del castello di Montecalvo  (tra l’esercito di FERDINANDO II d’Aragona (1), re di Napoli  e quello del re di Francia CARLO VIII). (nella zona dell’attuale scalo ferroviario, nei pressi del fiume Miscano): .
” Finalmente, essendo i franzesi alloggiati sotto Montecalvoli e Casalarbore presso ad Arriano, Ferdinando, accostatosi loro per tanto spazio quanto è il tiro di una balestra ma alloggiando sempre in sito forte, gli ridusse in necessità grande di vettovaglie, e gli privò medesimamente dell'uso dell'acqua.


La “Battaglia di Montecalvo” ricostruita dal pittore  Angelo Siciliano.

Pin It

Leggi tutto: La “Battaglia di Montecalvo” del 1496

San Pompilio e il mistero della morte

Ancora una volta la figura di San Pompilio, con forza, pone la riflessione sul mistero della Morte. 

Giovanni Bosco Maria Cavalletti

Lo fece, egli, in vita, con l’eccezionalità degli eventi di cui, con i defunti, fu protagonista.
Con i doni divini affascinò i suoi contemporanei e, con l’eco di essi, rapì la mente ed il cuore di un futuro papa. Mons. Gioacchino Pecci, che nel 1838 aveva aperto il processo apostolico beneventano per la beatificazione dello scolopio Pompilio Maria Pirrotti, confessò, circa sessant’anni dopo, di essersene assicurato, sin d’allora, il patrocinio quotidiano.
La voce dei defunti, che come viventi recitarono il Santo Rosario per il suffragio della loro anima, come sacra leggenda ai posteri tramandata, indusse ad una profonda riflessione il Pontefice Leone XIII che nel 1899, a questo proposito, scrisse I testimoni udimmo, esaminati, furon chiari i prodigi.
Lo stesso mistero costrinse al confronto gli attori del processo di canonizzazione che, caso forse unico nella storia della Chiesa, su di esso dovettero ufficialmente esprimersi.
E’ storia dei nostri giorni: la statua di Mamma Bella dell’Abbondanza, l’affetto terreno più caro 
di S. Pompilio, reca immagine di un teschio nella pupilla del suo occhio destro.

Pin It

Leggi tutto: San Pompilio e il mistero della morte

Palazzo Capozzi

 Palazzo Capozzi- Corso Umberto . Foto Archivio Palazzo Stiscia

PALAZZO CAPOZZI  (Corso Umberto I)

E’ questo uno dei 7 Palazzi Capozzi con relative masserie, appartenenti a questa importantissima famiglia Montecalvese,ma con propaggini in tutta l’Irpinia e con la presenza di personaggi di spessore e di cultura nazionale.
La numerosa e ricchissima famiglia si era trasferita anche in altre realtà come Avellino, Montaguto creando un filo verde tra tante comunità,pur lontane,consentendo a Montecalvo di mantenere una certa importanza intellettuale e politica in ambito provinciale

 

 

Pin It

Leggi tutto: Palazzo Capozzi

Roberto De Simone a Montecalvo Irpino

Roberto De Simone a Montecalvo Irpino
Il pomeriggio di sabato, 29 luglio 2006, potrà essere ricordato per un evento importante, relativamente a quel che resta dei canti contadini montecalvesi. L’etnomusicologo napoletano Roberto De Simone, accompagnato da due collaboratori e dallo scrittore irpino Aniello Russo, è venuto a Montecalvo da Napoli, per registrare alcuni canti contadini. Personalmente li avevo già registrati negli anni Novanta. Nato a Napoli il 25 agosto 1933, ha studiato pianoforte e composizione con Tita Parisi e Renato Parodi, iniziando una brillante carriera pianistica, ma dedicandosi, successivamente, maggiormente all’attività di compositore, musicologo, drammaturgo, regista ed etnomusicologo.
È stato Direttore Artistico del Teatro di S. Carlo di Napoli, nonché Direttore, per Chiara Fama, del Conservatorio Satale di Musica

Pin It

Leggi tutto: Roberto De Simone a Montecalvo Irpino