23 novembre 1980. Per non dimenticare
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato: Domenica, 23 Novembre 2014 15:18
- Scritto da Lucio Garofalo
Esattamente una domenica di 34 anni fa, calma ed insolitamente calda, si consumò una delle tragedie più dolorose impresse nella memoria collettiva locale.
Ormai ci siamo ridotti a dover rimpiangere e idealizzare la realtà antecedente al maledetto sisma del 23 novembre 1980.Una data "indelebile" che, per un meccanismo di rimozione inconscia, si tende a derubricare dal calendario.
Ma per le popolazioni del cratere, che subirono la furia selvaggia e devastante del cataclisma tellurico (fenomeno non esente dal concorso di colpe e responsabilità politiche e morali ascrivibili agli uomini), a cui seguirono scelte politiche controverse e scellerate prese dalle classi dirigenti locali nella fase dell'emergenza e della ricostruzione post-sismica, tale data assume ancor oggi un valore profondo, impregnato di ricordi strazianti, di intensi significati emotivi e psicologici.
Una data spartiacque, simbolica sul versante storico ed antropologico.
Nel corso degli ultimi trent'anni è intervenuto un brusco e repentino processo di accelerazione storica che ha visto deteriorarsi i rapporti umani e le dinamiche interpersonali, generando effetti di abbrutimento etico-civile e spirituale. Con evidenti ripercussioni negative sul terreno delle relazioni, dei comportamenti e sentimenti che rientrano nella sfera esistenziale quotidiana.




