Alla scoperta della grotta di Deliceto nella quale nacque 'Tu scendi dalle stelle'
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- Categoria: Cronaca
- Pubblicato: Mercoledì, 06 Dicembre 2023 09:17
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Quanti sanno che la celebre canzone natalizia ‘Tu scendi dalle stelle’ fu composta nel piccolo borgo dauno di Deliceto? Bene, da oggi non ci saranno più scusanti per non saperlo perché lunedì 4 dicembre alle 10.30 nel Santuario della Consolazione di Deliceto verrà presentato il libro ‘A Deliceto come a Betlemme, la grotta che ispirò Tu scendi dalle stelle’ di Giovanni Bosco Maria Cavalletti con presentazione a cura del vescovo Massimiliano Palinuro, Vicario Apostolico di Istanbul, amministratore dell’Esarcato Aposticolico di Costantinopoli, uno degli uomini di Dio più vicini a Papa Francesco. Grazie ad una meticolosa e approfondita ricostruzione storica, infatti, nell’opera si individua nella grotta del Beato Felice da Corsano (scavata sotto l’antico convento agostiniano del borgo) il luogo in cui nel Natale del 1744 Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ebbe l’ispirazione per le parole e la musica di uno dei brani natalizi più conosciuti. Oltre all’autore, interverranno il sindaco di Deliceto Pasquale Bizzarro, l’assessore comunale alla cultura Adriana Natale, Padre Luca Preziosi (rettore comunità ‘Oasi della Pace’), Padre Vincenzo D’Antico (delegato del Vescovo) e il presidente della pro loco lovcale Benvenuto Baldassarro. (Da Foggia Today)
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Questo opuscolo ha lo scopo di tramandare le ricette di piatti antichi, al fine di tenere viva la tradizione di Montecalvo Irpino in Provincia di Avellino, paese adagiato sulle colline dell’Irpinia che si affaccia sulla Valle del fiume Miscano.
San Pompilio Maria Pirrotti Sacerdote scolopio 15 luglio Montecalvo Irpino, Avellino, 29 settembre 1710 - Campi Salentina, Lecce, 15 luglio 1766 Nato a Montecalvo, in Campania, il 29 settembre 1710, Domenico Pirotti - figlio di un noto avvocato beneventano - mutò nome in Pompilio Maria, entrando, diciottenne, nell'ordine degli Scolopi.Da Napoli fu inviato a Chieti per continuare gli studi di filosofia, ma ammalatosi e nella speranza che il cambio di clima avesse potuto giovargli, fu trasferito a Melfi (Potenza) dove proseguì con successo gli studi sacri e profani, nel 1733 con la fama di teologo e non ancora sacerdote, andò a Turi (Bari), dando inizio all'insegnamento delle lettere e a quello di educatore della gioventù. Secondo il carisma dei figli di san Giuseppe Calasanzio esercitò