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A rischio 12 dipendenti

L'assenza dei sindacati all'incontro sul ridimensionamento della pianta organica in Comune, non contribuisce certo a calmare le acque.
I tempi stringono è sui dodici impiegati a rischio incombe la procedura di risanamento, la quale prescrive secondo le norme della legge nazionale che gli uffici comunali debbano avere un impiegato ogni 172 abitanti..
L'amministrazione ha predisposto il piano di ridimensionamento prevedendo la presenza di 24 impiegati a tempo pieno e 2 part-time.
I sindacati in segno di protesta hanno deciso di disertare l'incontro, affidando ad un comunicato nel quale anziché procedere al ridimensionamento propongano un patto di solidarietà..
Un regime cdi austerità che prevede anche la mobilità, la riduzione dell'orario di lavoro.

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Caso pianta organica, in campo i sindacati

È un’atmosfera da guerra fredda,quella che si respira in queste ore nei corridoi della sede municipale di Montecalvo Irpino. Il Comune, guidato dal sindaco Carlo Pizzillo, ha dichiarato il dissesto finanziario lo scorso dicembre. Ma a rendere ancora più complicato il  quadro amministrativo e politico montecalvese è la questione ‘pianta organica’ a causa della quale negli ultimi giorni si è scatenato un vero e proprio terremoto. Questi in sintesi i fatti: l’esecutivo ha  approvato lo scorso 22 aprile una delibera per la rimodulazione della nuova pianta organica dalla quale risulterebbero 12 esuberi e altrettanti dipendenti comunali messi in  mobilità per 2 anni. Ma nella seduta di giunta qualcosa va storto: due assessori comunali, Stiscia e D’Addona si rifiutano di sottoscrivere il documento perché, dicono, la discussione  avrebbe dovuto aver luogo prima in consiglio e soprattutto sarebbe dovuta essere accompagnata da un confronto con i sindacati.

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Comunicato stampa della "Campana"

Nella riunione di Giunta Comunale del 22.4.2010, avuta la presenza di tutti gli assessori comunali, si è verificato un episodio che, sotto il profilo amministrativo e politico, non può che essere considerato di gravità estrema.Sulla proposta di deliberazione in ordine alla rideterminazione della pianta organica con personale in eccedenza e approvazione programma triennale fabbisogno di personale, gli Assessori Giuseppe Stiscia e Antonio D’Addona si sono astenuti, il tutto dopo che fosse stato abbondantemente chiarito che le due deliberazioni erano preordinate all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato a seguito del dichiarato dissesto finanziario dell’Ente. La posizione degli assessori astenuti ha messo a serio rischio non solo e non tanto la vita dell’Amministrazione in carica, ma soprattutto la prospettiva di ripresa e corretta gestione del Comune e, con esso, della popolazione montecalvese.

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Il sindaco Pizzillo rimuove due assessori

Scontro nella maggioranza sul riequilibrio della nuova pianta organica del comune montecalvese.
Dopo vari incontri e disccusioni allargate a tutti i consiglieri eletti in seno al cosiglio comunale e agli organi del gruppo "La campana", il sindaco, Carlo Pizzillo, decide di esautorare dagli incarichi di assessori Giuseppe Stiscia e Antonio D'Addona
che avevano espresso il loro aperto dissenso alla nuova rimodulazione della pianta organica, astenendosi dalla votazione in giunta sulla delibera in questione.  
A giudizio del sindaco e del suo vice la delibera era un atto dovuto visto la crisi dell'Ente e l'obbligatorità a deliberare per la rimodulazione degli organici mettendo in mobilità  il personale in esubero.

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Il 25 aprile e la Costituzione

In prossimità del 25 aprile mi piacerebbe sollecitare un’ampia riflessione prendendo spunto dal tema della Costituzione, visto che il momento attuale ci consegna un quadro politico di segno neoconsociativo e un clima di feroce ostilità e di seria minaccia per la democrazia italica, da sempre fragile e mutilata, sancita solo sulla Carta Costituzionale.
Personalmente sono convinto che la Costituzione del 1948 non abbia bisogno di lifting o rifacimenti, non debba essere aggiornata o revisionata, e tantomeno abolita, come insinuano i suoi detrattori, ma deve essere semplicemente e finalmente applicata.
In prossimità del 25 aprile mi piacerebbe sollecitare un’ampia riflessione prendendo spunto dal tema della Costituzione, visto che il momento attuale ci consegna un quadro politico di segno neoconsociativo e un clima di feroce ostilità e di seria minaccia per la democrazia italica, da sempre fragile e mutilata, sancita solo sulla Carta Costituzionale.

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