40° Sagra dei cicatielli
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- Categoria: Tradizioni
- Pubblicato: Lunedì, 12 Agosto 2013 11:32
- Scritto da Candida Caccese
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La sagra dei cicatielli di Montecalvo Irpino in quest’estate 2013 sta per raggiungere l’importante traguardo della quarantesima edizione. Erano i primi anni ’70 e i componenti dell’allora Pro Loco montecalvese nello studiare nuovi modi di promozione e sviluppo del territorio ebbero l’idea di mettere al centro delle feste e sagre paesane un evento dedicato ad uno dei prodotti più tipici del paese: i cicatielli. Il termine “cicatielli” non è un semplice equivalente in dialetto montecalvese di quelli che sono i cavatelli molisani o pugliesi.
Il cicatiello di Montecalvo ha delle caratteristiche proprie che lo distinguono non solo da questi, ma anche dai “cicatielli” delle zone limitrofe. Si può dire, infatti, che il cicatiello fa parte della comune tradizione gastronomica irpina, essendo un tipo di pasta composto da due soli ingredienti (ragione per cui è definito anche “pasta dei poveri”), come la farina e l’acqua.
Ma ciò che distingue i cicatielli di ciascuna zona è il tipo di lavorazione: in particolare, risalente è la disputa su come questa pasta debba essere “cavata” o “cicata”, cioè su come l’impasto di acqua e farina di grano duro, una volta lavorato, debba essere inciso con le dita. In alcuni paesi i cicatielli vengono “cavati” utilizzando solo due dita (l’indice e il medio), mentre a Montecalvo (questa una delle peculiarità) la cavatura avviene usando tre dita (indice, medio e anulare). La tradizione è rispecchiata anche nel condimento della pasta con un ragù di carne (preparato con le “braciole”, involtini di carne) o con i “ruocchili” (i broccoli). Si tratta di ingredienti estremamente semplici e che ben rispecchiano le zone irpine. Per questo, in quell’estate di ormai quarant’anni fa, nel 1974, la Pro Loco di Montecalvo realizzò che una manifestazione volta alla valorizzazione di questi prodotti tradizionali potesse funzionare e decise che si sarebbe svolta il 15 agosto, come evento centrale dell’estate. Da allora, per tutti i montecalvesi, ma anche per i “forestieri”, che tornano sempre con piacere nella propria terra d’origine per l’estate, e anche per chi abita nelle zone limitrofe, la Sagra è un appuntamento imperdibile. Nel corso degli anni, l’evento è divenuto l’occasione per promuovere i molti altri prodotti genuini e tipici delle zone dell’Irpinia, come i pomodorini di collina, l’olio di Ravece, il vino locale e soprattutto il pane di Montecalvo, annoverato ormai tra i prodotti tipici nazionali cui è andato il riconoscimento della Denominazione d’origine protetta. Ma oltre al recupero e al mantenimento delle tradizioni culinarie, la Sagra dei cicatielli da sempre rappresenta l’evento in cui si fa rivivere il folklore montecalvese grazie a tarantelle e a canti che raccontano di un’antica quotidianità, in cui le protagoniste erano pacchiane e cafoni (le donne e gli uomini che indossavano i costumi tipici). E così anche quest’anno, la Sagra dei Cicatielli non potrà che rappresentare il cuore dell’estate montecalvese.{jcomments on}
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