No agli OGM
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- Pubblicato: Venerdì, 14 Luglio 2006 08:19
- Scritto da Redazione
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No ai cibi Ogm una targa all’ingresso di 57 comuni
Sarà un’insegna apposta alle strade di ingresso dei Comuni, posizionata al di sotto di quelle che indicano il nome della località, a indicare che quel territorio è stato dichiarato «libero da Ogm», da organismi geneticamente modificati. La consegna delle prime «targhe Ogm-free» ai sindaci avverrà questa mattina a Napoli, presso la locale Camera di Commercio.
L’iniziativa riguarderà 175 Comuni campani ricadenti nelle sette Comunità montane e nelle Province di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli che hanno votato la delibera nella
quale dichiarano il proprio territorio vietato alle contaminazioni del biotech. In provincia di Avellino ben 57 comuni e quattro comunità montane riceveranno la targa: in Campania è la provincia più sensibile a questa tematica a conferma della sensibilità delle amministrazioni comunali.
I comuni che riceveranno la targa sono Altavilla, Avella, Bagnoli, Bisaccia, Cairano, Carife, Casalbore, Castelfranci, Chianche, Chiusano san Domenico, Conza della Campania, Domicella, Flumeri, Fontanarosa, Forino, Gesualdo, Greci, Guardia dei Lombardi, Lauro, Luogosano, Lacedonia, Melito Irpino, Mercogliano, Mirabella Eclano, Montaguto, Montecalvo, Monteverde, Morra De Sanctis, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Nusco, Paternopoli, Petruto Irpino, Pietrastornina, Prata P.U., Pratola Serra, Rocca San Felice, Roccabascerana, Rotondi, San Martino, San Nicola Baronia, Sant’Angelo a Scala, Sant’Angelo dei Lombardi, Santa Paolina, Scampitella, Sturno, Savignano, Teora, Torella dei Lombardi, Torrioni, Tufo, Vallata, Venticano, Villamaina, Villanova del Battista, Volturara Irpina e Zungoli. Le comunità montane sono quelle Alta Irpinia, Ufita, Partenio e Terminio-Cervialto. Targha anche all’Amministrazione Provinciale.
Oltre a garantire la tutela dei consumatori gli enti locali hanno assunto l’impegno di invitare le aziende fornitrici di pasti e derrate delle mense pubbliche, tra cui quelle scolastiche, a dichiarare formalmente il non utilizzo di alimenti contenenti Organismi geneticamente modificati.
