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Felice Cristino ci ha lasciato

Un affabile e ospitale patriarca, depositario dei canti arcaici montecalvesi e una delle ultime “biblioteche” viventi della civiltà contadina

Felice Cristino, “zi’ Filìci Pannucciéddru”, nato a Montecalvo Irpino (AV) il 23 dicembre 1921, in una numerosa famiglia patriarcale contadina con dieci figli – quattro femmine e sei maschi –, ci ha lasciato la mattina del 1° febbraio 2010.

Grande cantatore, col fratello Giovanni (Montecalvo Irpino, 1933-2005), di canti politici e sociali, funebri, ballate e del poema montecalvese “Angelica” di 107 quartine, l’unico riscontrato in Irpinia, era un raffinato affabulatore e poeta contadino. Era anche alfabetizzato, il che non guastava.
Era cugino di mio padre per parte di madre, sorellastra di mio nonno.
In questi ultimi venti anni ho frequentato, con una certa assiduità, la sua casa rurale e la sua famiglia.
È stato per me un informatore prezioso e straordinario, per il recupero della nostra civiltà agro-pastorale. Con lui rivivevo il nostro passato arcaico, riannodando i fili della memoria e “navigando” nell’immaginario collettivo.
(continua)  dal sito www.angelosiciliano.com

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