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Montecalvo e il Volontariato

Montecalvo e il Volontariato  

Nel marzo 1985 nasce dall’iniziativa di alcuni amici, che si fanno promotori dell’idea, l’APAMI (Associazione Pubblica Assistenza di Protezione Civile Montecalvo Irpino). E, questa dell’APAMI, un’idea che viene subito bene accolta dalla popolazione di Montecalvo, fino a diventare iniziativa popolare. Ne è di riprova il numero dei soci effettivi e contribuenti che si è più che raddoppiato dalla data di costituzione ad oggi, anche a fronte di una quota di iscrizione annuale superiore a quella delle altre associazioni di Montecalvo, segno evidente, insieme alla varietà di età dei soci, che vanno dai 18 ai 70 anni, che esisteva un problema e che I’APAMI era la risposta giusta. Questa associazione ha come compito statutario la solidarietà verso tutti i componenti la comunità di Montecalvo lrpino, ed ha deciso di praticare questa solidarietà nel settore dell’assistenza in caso di infortuni o in caso di calamità naturali attraverso i mezzi a sua disposizione. E un’associazione giovane, però, grazie alla donazione di un’ambulanza dai colleghi della Pubblica assistenza di Camogli attraverso la Federazione delle Pubbliche Assistenze e la donazione di materiale per gruppaggio dell’AVIS di Benevento, ma soprattutto grazie alla generosità degli abitanti di Montecalvo, è anche la più ricca in termini materiali, e in particolare è l’associazione con il più ampio spettro di attività sociali da svolgere e di potenzialità da esprimere, non an cora, purtroppo, sfruttate.

Pur a pochi anni dalla sua nascita, può però vantare già dei risultati conseguiti nel campo della prevenzione verso i rischi dovuti a calamità naturali attraverso la realizzazione per conto dei Comune di Montecalvo Irpino del Progetto Mercurio per il censimento nazionale in aiuto ai cittadini di Montecalvo.Ogni associazione è un fiore all’occhiello della comunità dove sorge, perché è testimonianza dell’attivismo dei cittadini che la compongono, e I’APAMI in specifico per i suoi fini statutari e per la, purtroppo, carenza di simili associazioni nei comuni limitrofi, Io è per Montecalvo in modo particolare, perché proietta attraverso un discorso di solidarietà questa comunità a livello provinciale.

(continua)
L'attività del volontariato Montecalvese sta per compiere il ventennale della sua prima apparizione sulla scena provinciale Avellinese. Era infatti la fine dell'estate del 1984, quando ad un gruppo di amici,ancora sconvolti dalla tragedia di Chernobyl, venne l'idea di impegnarsi per la difesa dell'ambiente e del territorio per poter affrontare in modo adeguato le calamità naturali alle quali la nostra cittadina è esposta. Da poco tempo, in ambito nazionale, si parlava di protezione civile, e dopo il disastroso terremoto del 1980, si avvertiva l'esigenza di collegarsi ad altre comunità per poter studiare un piano di pronto intervento che potesse entrare in azione senza perdita di tempo e con un minimo di efficienza che sarebbe bastata quantomeno a limitare i danni. Era un discorso nuovo da affrontare con enormi perplessità e grossi rischi. Ai Montecalvesi l'idea non piaceva affatto. La caparbietà di quattro amici, riuscì in tempo breve, a costituire per atto pubblico la : Associazione pubblica assistenza di protezione civile Montecalvo Irpino (A.PA.M.I.)(1985). Grazie alla sensibilità del Padre superiore del convento di S.Antonio,ottennero un sottoscala per potersi riunire e programmare la vita dell'associazione appena nata. I primi passi furono la segnalazione dell'elenco dei primi volontari alla prefettura di Avellino, che anch'essa stava schedando i primi nuclei di volontari che via via andavano costituendosi in provincia,e l'affiliazione all'A.N.PA.S di Firenze che offriva l'opportunità di essere in contatto con tutte le affiliate a livello nazionale. Si era ancora in pochi. Nel frattempo si intensificarono i contatti con l' A.I.D.O (ass.italiana donatori.organi) e l'Avis di Benevento per contribuire alla raccolta del sangue , che tanti problemi, al tempo,creava alle strutture ospedaliere. 

Ma si era ancora isolati. La ricerca dei donatori di sangue non fù affatto semplice, ma si riuscì a stilare un elenco di cinque persone pronte a rispondere alla chiamata in caso di necessità. Questa iniziativa fu chiamata: Allarme del sangue. Questa piccola disponibilità fece da veicolo promozionale ad altissimo livello e il fatto che pochi giorni dopo servì di aiuto ad una concittadina fece sì che i Montecalvesi uscirono dal proprio torpore e numerosi correvano all'Associazione per offrire la loro disponibilità. In pochi mesi si raggiunsero i cento iscritti e le attività si ampliarono. Ormai era diventata una delle più organizzate a livello regionale, tanto che alcuni soci entrarono nel consiglio regionale delle pubbliche assistenze e qualcuno anche a livello nazionale. Era fatta. Altro momento per la vita dell'associazione di grandissima importanza fu la donazione di una autoambulanza,da parte della Croce Verde di Camogli,che inorgoglì l'intera cittadinanza. Si era nel 1985.

 

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