La morte prematura di un amico e collega nel fiore della vita lascia senza fiato e agita i ricordi più lievi di una gioventù sana accomunata dalla passione sfegatata per le notizie. Eravamo giovani dalle belle speranze: si lavorava anche gratis senza uno straccio di contratto e alcuna pretesa di gloria. Andava bene così. Abbiamo forse sprecato gli anni più belli appresso a cause perse in partenza, ma non importava affatto uno stipendio quanto la ricerca scrupolosa di una notizia di un dettaglio.
Generoso Maraia apparteneva a quella generazione cresciuta per strada a dettare pezzi al telefono a scansare mazzate come ai tempi delle proteste popolari contro ogni discarica da aprire sul territorio a partire da Difesa Grande, al fianco dello storico gruppo di ambientalisti arianesi.
Generoso era un reporter di periferia, un manovale silenzioso a caccia di notizie di prima mano, un irriducibile delle retrovie che non pensava certo a guadagnare facendo questo mestiere. Eppure Generoso non si è mai risparmiato e ha messo sempre il cuore in questo lavoro fatto anche di notti insonni.
Generoso venuto a mancare alla vigilia di Pasqua lascia un vuoto incolmabile nei cuori di amici e colleghi della vecchia guardia che lo hanno apprezzato per serietà e dedizione.
Una vita breve e intensa quella di Generoso. Ciò che ci lascia è la professionalità e la discrezione con cui ha svolto e onorato questa attività stando sempre un passo indietro e mai sotto i riflettori della vanagloria. La notizia più brutta oggi è la sua morte.
Il ricordo sincero del suo amico fraterno ed indelebile Angelo Corvino: "Ciao Jerry! Siamo stati amici, colleghi, complici. Non bastano le parole, scorrono i ricordi di una vita. Le battaglie giornalistiche, i reportage, le escursioni, la fisarmonica, l'agricoltura, la passione per la scuola, l'attenzione verso i bambini più deboli, i tartufi, le risate, i viaggi, le litigate, i musi lunghi, le proteste... Sei andato via troppo presto. Ma non ti dimenticheremo! Mi raccomando vola sempre alto e fai un po' di polemiche anche lassù. Arrivederci amico mio, fai buon viaggio."
Neanche la fortuna di un funerale ha avuto Generoso, in concomitanza con le liturgie pasquali. La scuola voleva rendergli omaggio stamane. Un addio silenzioso e composto come è stato fino all'ultimo Generoso, lottando contro un male che lo ha strappato per sempre dall'affetto di tutti.